Fate: The Winx Saga. Netflix rimoderna le fatine


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 Fate: The Winx Saga. Netflix rimoderna le fatine

Eccoci a parlare della serie tv che è sbarcata poco tempo fa sulla grande piattaforma Netflix. Fate: The Winx Saga. Sin dal suo debutto è ancora oggi la più vista, distinguendosi come successo annunciato prima ancora che uscisse.

Come sappiamo, le magiche ragazze ideate dall’italiano Iginio Straffi in versione cartone animato che per anni hanno fatto impazzire migliaia di bambine (e perché no, anche bambini) di tutto il mondo, viene trasposto in un Live Action di Winx Club.

Finora avevamo visto un successo mediatico da fare invidia anche ai supereroi americani della Marvel, regalandoci negli anni videogiochi, fumetti, musical e spettacoli sul ghiaccio, senza contare tutti gli accessori e vestiti di carnevale venduti in più di 150 Paesi.

Ma se vi aspettate di tornare ad essere bambini, ricordando le magiche fate studentesse come ve le ricordate, allora ne rimarrete un po’ delusi; Così come le “Terrificanti avventure di Sabrina” (dove proprio Abigail Cowen alias Bloom ha interpretato il ruolo di Dorcas) vs il vecchio Telefilm “Sabrina, vita da strega”, la serie viene riadattata in una versione più adatta ad un target young adult, escludendone addirittura la visione ai minori di 14  anni.

Già, perché le innocenti magiche teenagers della scuola di magia di Alfea di Oltre Mondo si danno alle droghe ricreative, fanno sesso (facendo riferimento anche a quello anale) e usano un linguaggio non esattamente fiabesco; ma i problemi adolescenziali sono sempre gli stessi di tutti i ragazzi di quell’età: piccoli litigi, conflitti con genitori ed insegnanti e la ricerca di sé stessi nel mondo.

L’inizio della storia resta fedele: Bloom, figlia di umani e cresciuta sulla terra arriva alla scuola di magia dove conoscerà tutti gli altri studenti, in particolare le sue compagne di stanza. Stella, Aisha, Terra e Musa; E qui si creano i primi problemi per i fan delle Winx. Chi è Terra???? Nonostante si capisca chiaramente che si tratta di Flora, perché non chiamarla con il suo nome originale anziché essere la cugina della stessa? E soprattutto per quale motivo manca Tecna? E Musa, invece che avere il potere della musica, perché è un’empatica che sente ed assorbe le emozioni di chi gli sta intorno, utilizzando le canzoni come rifugio da ciò che sente?

Probabilmente ci sarà una spiegazione a cui non sappiamo se avremo diritto di conoscere, ma probabilmente il motivo più plausibile come spesso accade, è semplicemente quello di suscitare la curiosità di vedere le differenze, facendo un po’ di rumore.

Ma ciò che non è stato digerito con facilità sono che queste fate non hanno le ali. I social sono letteralmente impazziti per questa mancanza; nel telefilm viene spiegato velocemente che con l’evoluzione, le ali vengono eliminate; ma noi speriamo che possano comparire nelle stagioni successive, ovviamente già annunciate. Inoltre, una piccola speranza, ci viene data nell’ultima puntata della prima serie; ma per chi non l’avesse ancora visto, non vogliamo rovinarvi la sorpresa.

Infine, tralasciando tutto ciò che è la trama riguardante al combattere i Bruciati e i segreti che si nascondono attorno alla vita di Bloom e alla scuola di magia, che vi lasceremo scoprire guardandola, un’ennesima polemica che si è sollevata pesantemente è stata l’accusa di Whitewashing; Flora (o Terra che sia) e Aisha cambiano etnia rendendole estremamente britanniche.

Ma se andiamo a vedere, Terra viene impersonificata da una ragazza sovrappeso in conflitto con le proprie relazioni sentimentali a causa del suo aspetto. Inoltre, non manca qualche riferimento LGBTQ+ dove alcuni ragazzi secondari scoprono la propria omo/bisessualità.

Insomma, nonostante le differenze e le polemiche, non si può dire che la trama sia avvincente, mantenendo la magia al primo posto e la crescita personale delle ragazze, che si uniscono alla salvezza di Oltre Mondo e della scuola, rendendo solo meno fatato e più umano queste studentesse, rendendole in effetti proprio delle WINX: UNA DI NOI!


08/03/2021
autore: Simone Durante